Raggiunta la località di Vetan Dessous (17800 mt.), poco sotto il Ristorante Vetan e l'agriturismo l'Abri, svoltare con l'auto a destra sulla stretta stradina poderale che conduce all'Alpe Loé (la strada risulta interdetta ai veicoli non autorizzati dopo circa 1 km in corrispondenza di un alpeggio e poco prima di un ponte: qui bisogna lasciare l'auto). Attraversare il ponte e seguire la sterrata inizialmente in piano. Nei pressi di un bivio la poderale inizia a salire e bisogna tenere la sinistra (ignorando la sterrata che scende a destra per Vermian). Proseguire passando a lato di due alpeggi (passato il secondo alpeggio la strada fa due tornanti) e raggiungere un secondo bivio, poco sotto l’ Alpeggio Loé (1850 metri). Piegare a destra e innestarsi con la poderale poco più a monte (palina segnavia). Continuare sulla poderale di destra che perde leggermente quota. Giunti ad un successivo bivio (qui la via più marcata scende; palina segnavia) prendere il ramo che sale a sinistra che si addentra nel bosco. Raggiungere una amena radura (palina segnavia) e proseguire dritto, seguendo il sentiero che si inoltra nel bosco ben marcato dai numerosi bolli gialli e cartelli riportanti la scritta “Becca France”. Risalire un ripido pendio erboso (ormai fuori dal bosco) e raggiungere nuovamente un bivio (cartello di area di esercitazione di caccia). Immettersi sul sentiero che sale a sinistra e passa nei pressi dell’area di frana della Becca France. Continuare con alcuni saliscendi prima di attraversare a mezzacosta una pietraia sotto il versante occidentale della becca. Raggiunta la depressione tra il dosso erboso dell’anticima e la cima, invertire il senso di marcia e prendere la traccia che risale la cresta e in breve tempo raggiunge la cima della Becca France (2312 mt.), caratterizzata dalla presenza di una croce in legno.
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita. E’ possibile allungare di poco la gita, risalendo anche il dosso erboso dell’anticima (edicola votiva in cima; 10 min circa dalla depressione tra l’anticima e la becca).
Difficoltà: Itinerario ben segnalato senza particolari difficoltà; La risalita del pendio erboso oltre il bosco avviene perlopiù su erba calpestata (i numerosi segnavia ad altezza uomo ne facilitano l’individuazione della traccia); Qualche breve tratto un po’ esposto: il passaggio nei pressi dell’aerea di frana e qualche tratto sulla cresta finale. In discesa prestare attenzione a svoltare a destra, verso i pendio erboso (poco oltre l’area di frana), in quanto viene naturale continuare sul più marcato sentiero (prendere come riferimento di svolta il cartello di area di esercitazione di caccia).
- L'itinerario richiede un minimo allenamento fisico - Fontanile: Vetan - Bar/Ristoro: Vetan - Bastoni trekking utili e consigliati
INFORMAZIONI GENERALI SULL'ITINERARIO
Il toponimo “Becca France” implica una duplice interpretazione: secondo alcuni il nome di questa montagna deriverebbe dal fatto che dalla sua sommità sia possibile vedere le montagne francesi (in realtà ciò è improbabile data la sua modesta quota); più verosimilmente, il termine “france” sarebbe un’errata traduzione dal patois del vocabolo “frantze” (franco, sincero, solido). L’evento franoso della Becca France, sopra Sarre, costituisce la più grande catastrofe naturale nota che abbia colpito la Valle d’Aosta. Il distacco della frana avvenne il 6 luglio 1564 alle 6 del mattino, provocando la distruzione dell’antico villaggio di Thora che sorgeva nell’incisione del torrente Clusellaz su un pianoro del versante sinistro orografico opposto a quello di provenienza della frana, in località Goille Pesse. Successivamente il villaggio fu ricostruito più ad est, sul versante opposto della montagna a circa 1.600 metri di quota, in un luogo ritenuto più sicuro e prese il nome attuale di Thouraz. Controversa fu la stima numerica delle vittime (500 o 120), sebbene ci sia accordo sul fatto che a Thora vivesse almeno un quarto degli abitanti di Sarre. Ancor oggi è possibile osservare l’imponente nicchia di distacco della frana che occupa l’intero versante orientale della Becca France e la zona di accumulo. Inoltre, in seguito all'accumulo di materiale causato da questa frana, si formò un lago che durò circa 300 anni e, nel 1851, il suo improvviso svuotamento provocò una piena che si abbattè su Sarre, per fortuna stavolta senza vittime.