I VINI VALDOSTANI
Quando Dio creò la Valle d'Aosta tracciò un solco tra le montagne e vi pose il fiume Dora Baltea. Ai terreni e alle valli che stavano a sinistra della Dora regalò il sole e i suoi caldi raggi per tutto l'inverno. A quelli che stavano alla sua destra l'ombra fresca in estate e verdeggianti foreste. Così nacquero l’adret e l’envers, il versante esposto a Sud e il versante esposto a Nord. Al sole dell’adret matura l'uva dei vini valdostani, una viticoltura eroica, su terreni terrazzati con muri a secco che sfidano la ripida montagna. Con coraggio e costanza e viticoltori valdostani hanno curato i loro piccoli appezzamenti, sapendosi rinnovare imboccando la strada della selezione e della qualità. Così, dalle uve di Priè Blanc, coltivate negli altissimi vigneti di Morgex, a quelle di Petit Rouge, rese cocenti dal sole nella conca di Arvier e Aosta, dove nascono l’Enfer e il Torrette, alle uve di Pinot Gris e Moscato che producono rinomati Passiti nella zona di Nus e Chambave, fino al Nebbiolo, il “cugino montano del Barolo”, da cui si traggono Arnad - Montjovet e Donnas, i viticoltori valdostani hanno saputo racchiudere in un'unica Doc diverse tipologie di vino. Una produzione limitata ed esclusiva, che punta alla tipicità e alla riscoperta dei vitigni autoctoni.