TESTA GRIGIA (DA CHAMPOLUC CREST-OSTALFA PER IL COLLE PINTER)
altre denominazioni: Grauhaupt, Groabhopt, Groab Hont, Tête grise, Lo Gréno, Greno
LUOGO PARTENZA A VALLE
CATEGORIA
DIFFICOLTA'
ACCESSO
TIPOLOGIA
Ayas (loc. Champoluc)
TREKKING
ADATTO AI BAMBINI
ACCESSO CON CANI AL SEGUITO
NO
NO
DURATA
SEGNAVIA
1h20' dal Colle Pinter
Nr.12 -> 11A/6
CLASSIFICAZIONE
DISLIVELLO PARZIALE
DISLIVELLO TOTALE
(EE) - Escursionisti Esperti
536 metri
895 metri
DESCRIZIONE ITINERARIO
Dal Colle Pinter (2777 mt.) risalire il sentiero di sinistra (destra per chi proviene dalla Valle di Gressoney) che prende subito quota su terreno detritico con rocce instabili (da qui si ha una bella vista sui Laghi Pinter ). Proseguire su questo terreno fino ad incontrare un fascia rocciosa dove il sentiero diviene un po' poco agevole, superata la quale si giunge alla base di un canale detritico con roccia instabile. Risalire il canale sotto il fianco occidentale del Monte Pinter (dove si trova il Bivacco Lateltin (3.120 mt.)) siano a raggiungere il pianoro a nord dello stesso e sottostante i ripidi pendii che scendono dalla Testa Grigia. Da qui bisogna ignorare la deviazione di destra che conduce al Bivacco, attraversare il piano e risalire su roccia scalinata per erosione da vento fino a guadagnare il filo di cresta. Proseguire sul filo di cresta in direzione della vetta e raggiungere uno scalino roccioso attrezzato con una catena. Superato questo passaggio un po' ostico si prosegue lungo una cengia molto esposta sulla valle di Gressoney, oltre la quale la presenza di un cavo metallico agevola la risalita di un breve tratto su roccette poco sotto la vetta della Testa Grigia (3.313 mt.), caratterizzata dalla presenza di una madonnina ed di una campana entrambi messi dalla sezione del CAI di Parabiago nel 1978.
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita. In alternativa consigliamo, una volta tornati sul filo di cresta, di proseguire dritti seguendo l'evidente sentiero che conduce al Monte Pinter e al Bivacco Lateltin. Dal bivacco tornare indietro per qualche decina di metri ed individuare un breve canalino detritico che consente di immettersi sul sentiero percorso in salita.
Difficoltà: Itinerario nel complesso impegnativo in prevalenza su terreno friabile e pertanto instabile (si sconsiglia la salita in caso di terreno bagnato). Prestare attenzione al terreno instabile specie nel canale detritico sotto il Monte Pinter e poco sotto al filo di cresta tra il Monte Pinter e la testa Grigia. Il superamento dello scalino roccioso, grazie alla catena non presenta particolari difficoltà (prestare un po' più di attenzione in discesa). Il passaggio sulla cengia è abbastanza breve ma comunque molto esposto (gli zaini voluminosi possono creare qualche disagio). Il superamento de tratto di roccette sotto la vetta è agevolato dalla presenza del cavo in ferro.