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PERSONAGGI STORICI DELLA VALLE D'AOSTA
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Émile Chanoux

(1906-1944) Originario della Valsavarenche. Notaio e politico esponente del cattolicesimo sociale. Mori' in carcere arrestato dalla polizia fascista in circostanze ancora oggi non del tutto chiarite.


Nascita: Il 9 gennaio 1906 naque a Rovenaud di Valsavarenche

Morte: Il 18 maggio 1944 muore ad Aosta


Cenni Storici:
Nasce nel 1906 a Rovenaud di Valsavarenche, figlio di un guardiacaccia. In Val d’Aosta erano presenti già all’inizio del XX secolo delle tendenze che si opponevano al soffocante centralismo dello stato sabaudo, che ignorava esigenze e diritti delle minoranze etniche e religiose concentrate da secoli nella regione. Agli inizi della dittatura fascista, nel 1925, gli autonomisti valdostani, sotto la guida dell’abate Trèves e dell’allora studente universitario Chanoux, avevano fondato il movimento “La Jeune Vallée d’Aoste”, che si proponeva di difendere le tradizioni, la lingua e le istituzioni locali. Il regime fascista impone subito lo scioglimento del gruppo e perseguita i suoi dirigenti. Morto l’abate Trèves, Chanoux – che intanto è diventato notaio ad Aosta – diventa il capo riconosciuto del movimento. Nel 1941 egli crea un “Comité de libération” e collabora al giornale edito a Parigi dagli emigrati valdostani, denunciando i soprusi e le vessazioni delle autorità fasciste. Dopo l’8 settembre 1943 diventa l’animatore della Resistenza e della formazione dei primi nuclei partigiani della valle. Ma il rancore verso i fascisti e gli italiani è ormai molto grande, i partigiani valdostani oscillano fra la richiesta di uno stato autonomo o l’annessione alla Francia. Chanoux cerca di mediare fra le due tendenze, e promuove il convegno di Chivasso, il 19 dicembre 1943, al quale prendono parte anche i rappresentanti delle comunità valdesi. Il documento finale del convegno, “Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine”, afferma il valore assoluto delle rivendicazioni autonomistiche, l’esigenza che l’autonomia locale si concreti in forme di autogoverno popolare e la necessità di far rinascere l’economia delle zone alpine. La spinta autonomista e filofrancese è però talmente forte che nella zona, diventata per un breve periodo libera repubblica, deve intervenire direttamente il capo del CLN Alta Italia Ferruccio Parri, il quale si reca in Val d’Aosta nell’autunno del 1944: riconosciuta la legittimità delle rivendicazioni autonomistiche, il problema viene rimandato a dopo la guerra, “in una Italia democratica, capace di vivere libera, in cui ogni regione, ogni classe ha il diritto e il dovere di far sentire le sue specifiche rivendicazioni, i suoi problemi, le soluzioni che essa prospetta per il domani”, come recita il proclama del CLN piemontese ai cittadini valdostani. Ma a quel punto la saggia voce di Chanoux non si sente più: catturato dai fascisti nel maggio del 1944, muore per le torture subite.



Altre informazioni:
La citta' di Aosta gli dedico' a perenne memoria la piazza principale prima a nome Carlo Alberto.


Fonte: http://www.1944-repubblichepartigiane.info