altre denominazioni: Passo di Planaval - Colle di Planaval
LUOGO PARTENZA A VALLE
CATEGORIA
DIFFICOLTA'
ACCESSO
TIPOLOGIA
Avise (loc. La Clusaz)
TREKKING
ADATTO AI BAMBINI
ACCESSO CON CANI AL SEGUITO
NO (non adatto)
NO (non adatto)
DURATA
SEGNAVIA
3h30' da strada La Clusaz/Baulin
Nr. AV2 → tacche gialle
CLASSIFICAZIONE
DISLIVELLO PARZIALE
DISLIVELLO TOTALE
(EE) - Escursionisti Esperti
1367 metri
1367 metri
DESCRIZIONE ITINERARIO
Da Planaval (1535 mt.), frazione del Comune di Arvier, proseguire sulla strada asfaltata in direzione del villaggio di La Clusaz (1631 mt.), appartenente al Comune di Avise; al bivio proseguire verso sinistra in direzione del villaggio di Baulin (1775 mt.) e poco dopo il tornante si trova l‘imbocco del sentiero da seguire (paline segnavia a circa 1643 mt.). Seguire il sentiero che risale dapprima il bosco, attraversando alcuni pendii scoscesi (protetti nei punti più esposti da ringhiere in legno) e supera successivamente la base di una bastionata rocciosa, attraversando alcuni torrentelli su delle comode passerelle in legno. In prossimità di un vecchio traliccio della teleferica per il trasporto di materiali a La Clusaz, il sentiero passa accanto ai ruderi di Bénévy (1950 mt.) e sale a tornanti avvicinandosi ad un tratto roccioso. Superare la presa d’acqua con la vasca dell‘acquedotto e proseguire sul sentiero che sale verso destra, lasciando sulla nostra sinistra il torrente Planaval, e raggiungere la stupenda e suggestiva Alpe Glacier (un vero angolo di paradiso dove l’acqua del torrente sembra giocare con impeto tra grandi massi, prati e macchie di rododendri - ndr). Da qui proseguire, mantenendovi sempre nei pressi del torrente, seguendo il sentiero che si addentra nel vallone e raggiunge le Baraques du Fond (o baite di Fond; 2340 mt.). La baite ormai diroccate, sono sormontate da una bella cascatella. Superare le baite e al bivio (ometto in pietra con segnavia) proseguire sulla sinistra (ignorando il sentiero che verso destra sale al Lac du Fond (o lago di Fond; 2439 mt.). Proseguire sempre verso il colle attraversando il torrente su di un passaggio facilitato da alcune pietre (è necessario comune un balzo deciso) e costeggiando la sua sinistra (destra orografica) attraversando una zona pianeggiante e a tratti paludosa. Proseguire guadagnando la morena (il tracciato non è più evidente e bisogna seguire le frecce e tacche gialle). Aggirare una grossa pietraia, lasciandola sulla destra, e continuare nel vallone che porta al colle. Attraversare un torrentello portandosi sulla sua destra (sinistra orografica) e attraversare un tratto di rocce e detriti: qui si può vedere il tratto terminale della salita al colle. Raggiungere la parte alta della morena aggirando diversi grossi massi e attraversare un ampio nevaio ed un piccolo torrentello formato dalle acque di fusione del ghiacciaio (eventualmente utili i ramponi in base alle condizioni). Continuare ora per blocchi di pietra spesso instabili e su tratto di terreno friabile fino a raggiungere l’insellatura del Col Planaval (3010 mt.).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita. In alternativa è possibile scendere sul versante di La Thuile (pernottando al Rifugio Deffeyes) e il giorno successivo completare l’anello tornando al Lac Du Fond passando dai colli di Passo Alto e Crosatie (Alta Via nr.2).
Difficoltà: Gita lunga ed impegnativa. I ramponi e piccozza possono risultare indispensabili fino a stagione estiva inoltrata. Si possono trovare ancora alcune indicazioni recante il nr.2 dell’Alta Via. Prestare attenzione a risalire i blocchi di pietra, spesso instabili, nella parte alta del colle (anche il terreno risulta detritico e molto instabile).
- L'itinerario richiede un buon allenamento fisico - Fontanile: Località Planaval o sulla strada per Baulin (alpeggio) - Bastoni trekking utili e consigliati
La galleria fotografica si riferisce al tratto: Bivio (Baraques du Fond) - Col Planaval
INFORMAZIONI GENERALI SULL'ITINERARIO
Dal Col Planaval fino al 2002 transitava il percorso dell'Alta Via 2. Poi, vista la delicatezza del passaggio (spesso erano necessari ramponi e piccozza), si è deciso di deviare il percorso passando per il Col Crosatie e Passo Alto.