Dal fianco destro del Rifugio Chalet de l'Epee (2370 mt.) prendere la stradina sterrata che aggira un promontorio erboso (palina segnavia) e si addentra nel Vallone del Bouc. Seguire l’itinerario per il Col Fenetre fino a incontrare in una zona di pietraie, ormai non molto distante dal colle (freccia gialla su un masso con scritta: Tey). Risalire su terreno faticoso un tratto di pietraia per poi imboccare e risalire, per deboli tracce, l’evidente canale (preferibilmente stando sul lato sinistro) che porta a guadagnare la dorsale che divide il vallone di Bouc a quello di Plontaz. Dal termine del canale proseguire verso destra per un breve tratto di sfasciumi e roccette (ometti). Superare un traverso poco agevole (richiesto l’uso delle mani) che traversa diagonalmente, verso destra, un ripido lastrone di roccia. Giungere ad un colletto e traversare poco sotto il filo di cresta un ripido pendio (utile una corda in caso di nevai residui ad inizio stagione). Risalire ora la pala finale, poco ripida, su sfasciume fino alla cima della Becca di Tey (3186 mt.). La cima presenta due punte: Raggiunta la prima (ometto) è possibile proseguire sulla sua destra e scendere qualche metro, per un evidente intaglio. Traversare un tratto molto esposto, ma senza particolari difficoltà tecniche, e in breve risalire l’ultimo tratto che permette di raggiungere la seconda punta (ometto in pietra).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario di salita.
Difficoltà: Il terreno sulla pietraia iniziale è poco agevole e abbastanza instabile (è preferibile mantenersi verso sinistra dove ci sono più zolle erbose); Anche la risalite del canale presente un terreno di sfasciume alternato a zolle di erba, poco agevoli ai sui margini: è comunque preferibile tenersi a sinistra per poi traversarlo verso destra nella parte terminale, dove i blocchi di pietra sono molto più stabili; Il traverso sotto il lastrone non presenta grandi difficoltà ma l’uso delle mani è comunque richiesto: attenzione a verificare bene la tenuta della roccia; Lo sfasciume finale non presenta difficoltà; Attenzione al traverso esposto che separa le due punta: in ogni caso il passaggio è abbastanza agevole e la roccia per eventuali appigli è stabile; Gita complessivamente classificabile come EE/F.
Impegno fisico: L'itinerario richiede un buon allenamento fisico
Fontanile: Al Rifugio Epee
Acqua: Un paio di guadi di scarsa rilevanza sul Torrente Bouc
Bar/Ristoro: Bar (stagionale) a inizio poderale, Bar-Ristoro Giasson e Rifugio Epee (verificare i periodi di apertura)
Bastoni Trekking: Bastoni trekking utili e consigliati
Attrezzatura alpinistica: Può essere utile il caschetto una corda da 20/30 per sicurezza.
INFORMAZIONI GENERALI SULL'ITINERARIO
La cima si eleva nel Vallone del Bouc, a sinistra del Colle Finestra, ed è formata dalla convergenza di quattro creste. Due creste, una a sud e l’altra a nord lungo lo spartiacque, sono molto ripide e friabili, mentre verso ovest (Vallone del Bouc) una lunga ed esile dorsale alpinistica termina nel risalto denominato Truc de la Seyaz, (2570 mt.) poco distante dal Rifugio Chalet de l’Epee. La dorsale che separa la Valgrisenche dalla Val di Rhemes continua con la Grande Rousse e la Grande Traversière.