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Il binario di Chevrère | |||
Se vi siete incamminati sul sentiero che da Chevrère (frazione di Introd, all'imbocco della Valsavarenche) sale al Mont Poignon o Becca Plana vi sarete trovati ad attraversare, dopo un primo tratto di bosco, un binario. Se la curiosità vi porta a chiedervi di cosa si tratta iniziamo col dirvi: Nessuna miniera in questo caso, nonostante la non lontananza con Cogne. Dopo un po’ di confronto nel gruppo social “Valle d’Aosta” su Facebook ecco la scoperta: Si tratta di una “ferrovia decauville” (ossia ferrovie a scartamento ridotto, il cui binario è formato da elementi prefabbricati, utilizzate quasi esclusivamente per il trasporto di materiale. Questo tipo di ferrovia ha avuto un utilizzo esteso nell'industria del primo 1900) che venne utilizzata per la costruzione del canale idroelettrico che va da Fenille a Poignon e risale agli anni ’10. L’acqua prelevata in località Fenille tamite canale viene convogliata alla centrale idroelettrica di Chavonne (Villeneuve). La centrale di Chavonne, non infossata vicino al fiume (come è immaginabile per una centrale idroelettrica), ma a mezza costa per poter scaricare le acque turbinate nel canale derivatore della centrale di Grand-Eyvia, a benefico di quest'ultima e dell'impianto di Aymavilles. Le centrali di Chavonne, Champagne 1, Champagne 2, Grand-Eyvia e Aymavilles, tra loro idraulicamente collegate, fino agli anni ‘90 alimentavano, attraverso una propria rete elettrica a 50 kV, gli stabilimenti “Cogne” di Aosta, della stessa proprietà. La centrale di Chavonne oltre a derivare le acque dalla Grand Eyvia, alle quali si aggiunge il Torrente Nomenon, convogliò successivamente, attraverso una lunga galleria, anche l’ acqua proveniente della vallata del Torrente Savara. | |||
Fonte: www.theflintstones.it Data articolo: 29/06/2018 | |||
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