MONTE FAROMA (DA LIGNAN PER IL BIVACCO ROSAIRE CLERMONT E IL COLLE DI VESSONA)
Gli itinerari alpinistici sono particolarmente interessati dagli effetti del cambiamento climatico. Le attuali condizioni della montagna possono pertanto differire da quanto da noi relazionato. Vi invitiamo pertanto a prestare particolare attenzione nel percorrere gli itinerari descritti e vi invitiamo a lasciare un vostro feedback al rientro della gita, utilizzando il link “Io ci sono stato”.
L’itinerario iniziale è il medesimo descritto per raggiungere il Colle Vessona (2794 mt). Dal colle proseguire per l’ampia dorsale detritica (ometti) che conduce verso la base rocciosa dell’anticima (cresta nord-est del Monte Faroma). Giunti alla base della cresta rocciosa piegare verso destra (traccia) e continuare sul lato di Saint-Barthélemy passando sotto cresta. Superare un primo canalino poco agevole e continuare in traverso con veri saliscendi (passaggi di primo grado), senza mai alzarsi verso l’anticima. Attraversare alcuni ripidi canali prestando attenzione al terreno franoso (prestare massima attenzione agli ometti). Raggiungere la base del canale roccioso posto tra anticima e cima e individuare l’ometto chiave che identifica il punto in cui occorre iniziare a effettuare la salita. Risalire il canale abbastanza largo per roccette e terriccio, tenendosi sul lato destro, e raggiungere la cresta. Percorre il breve tratto verso sinistra e raggiungere la croce in vetta al Monte Faroma (3072 mt.) posizionata in uno spazio abbastanza ampio e panoramico dove si può comodamente sostare.
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita.
Difficoltà: Itinerario nel complesso lungo e con un tratto finale non banale. Occorre prestare attenzione agli ometti (non sempre visibili) presenti che indicano la via più corretta e meno impegnativa. I passaggi più impegnativi sono di primo grado, occorre controllare sempre la stabilità delle pietre. Bisogna inoltre tenere conto che la progressione è un saliscendi con tratti rocciosi, canalini scoscesi con detriti instabili e cenge moderatamente esposte.