Dal parcheggio della frazione di Rey (1393 mt.) superare il ponte sul torrente e prendere il sentiero che parte sul lato sinistro (salendo) del bar/ristoro “Locanda delle Miniere”. Salire con qualche rampa a pendenza moderata, fino ad innestarsi con la carrareccia sterrata proveniente dalla Frazione Vaud (dove poco oltre si incontra una bella scultura in legno; foto 1). Continuare a mezzacosta verso sinistra superando alcuni facili torrentelli, strettoie e una chiusa dell’acqua fino a raggiungere una breve galleria, che va percorsa costeggiando una condotta dell’acqua. (galleria lunga un centinaio di metri che si percorre in sella anche se non pedalabile). Dopo 4 km. circa raggiungere una seconda galleria (ben più lunga della precedente: sono circa 800 i metri da percorre a lato del Ru incanalato che scorre a vista), illuminata solo a tratti. All’uscita della galleria continuare sulla carrareccia, per poche centinaia di metri, fino ad incontrare la strada asfaltata (nei pressi della frazione Chatelair) che sale al Plan Dètruit (o Plan Debat; 2078 mt.). Oltrepassare il parcheggio (fontanile sulla sinistra prima del laghetto) e imboccare sulla sinistra il sentiero pianeggiante che costeggia il Ru de By. Seguire il sentiero del Ru per circa 3 km, (tutto ciclabile tranne un breve passaggio di 4 gradini che conducono ad una passerella metallica), fino ad incontrare una evidente sterrata in discesa che porta ad un alpeggio. Ignorare la strada sterrata e continuare sul sentiero che si addentra a mezzacosta nella Conca di By e raggiunge, dopo un primo tratto attrezzato con corda fissa, una grande fessura nella roccia (questa fenditura naturale è lunga una dozzina di metri e larga, nel punto più stretto, una cinquantina di centimetri; sotto scorre il Ru e sopra una griglia in metallo permette il passaggio a piedi, mentre le biciclette vanno messe in verticale e poi inclinate. Sulla parete rocciosa è incisa la data 1873.). Oltre la spaccatura (il sentiero diviene carrareccia) proseguire sempre dritti guadando con molta attenzione due torrenti e raggiungere il secondo tratto attrezzato con corda fissa. Oltrepassare la cengia (questo tratto non è pedalabile e la bicicletta va fatta passare poco sotto la cengia rocciosa). Superata la cengia attrezzata proseguire ora in maniera più agevole fino ad innestarsi con la strada poderale. Qui si consiglia di scendere (in direzione dell’alpe Porchère), fino ad un successivo bivio tra strade poderali. Continuare lungo la poderale di sinistra in direzione dell’alpe By e senza raggiungerla tenersi a sinistra. Imboccare la strada agricola di By per poi abbandonarla in prossimità delle rive del lago di By (2167 mt.).
Discesa: L’itinerario compie un giro ad anello. Dal lago di By percorrere a ritroso la strada poderale e percorrerla interamente in discesa fino ad incontrare, sulla sinistra, il bivio (cartello informativo) che scende all’alpe Chevriere e rientra a Vaud. Da qui scendere su asfalto fino a Rey.
Difficoltà: Il tratto che precede la prima galleria presenta alcuni tratti un po' esposti (seppur brevi) ed altri un po' stretti. In questo tratto il guado sui piccoli ruscelli non presenta particolari problematiche; Per l’attraversamento della seconda galleria è indispensabile una frontale ed è consigliata una giacchetta (all’interno della galleria fa fresco e può esserci stillicidio); La galleria è abbastanza pedalabile ma occorre prestare attenzione in quanto è stretta e per cui è facile sbattere con il manubrio; la salita al Plan Dètruit da Chatelair si percorre interamente su asfalto (7,5 km. circa) ed è percorsa dalle auto; Il primo tratto attrezzato che precede la spaccatura nella roccia è superfluo in quanto il sentiero è pedalabile; Attenzione al passaggio delle biciclette nella spaccatura in quanto passano al millimetro solo se messe in verticale e poi inclinate (il passaggio del manubrio è al millimetro). Meglio essere in due a fare passare le biciclette; Attenzione all’attraversamento dei due torrenti posti tra i due tratti attrezzati in quanto la zona è anche soggetta a frane e la postata d’acqua può anche essere importante. Massima attenzione ai ponti di neve assottigliati dallo scorrere dell’acqua in caso di presenza di nevai (che si possono facilmente trovare fino a stagione avanzata); Attenzione al passaggio sulla cengia attrezzata: occorre stare accovacciati per non battere la testa contro la roccia e la biciletta va accompagnata a lato: questo tratto è esposto! Il tratto di strada che scende a Vaud per l’alpe Chevriere è ripido (nella parte bassa alcuni tratti sono asfaltati).
Alternative: Sono possibili diverse varianti tra cui:
1) Da Rey invece di salire in maniera diretta dal sentiero adiacente alla “Locanda delle miniere” è possibile salire su asfalto fino a Vaud e li imboccare la carrareccia che a mezzacosta (occorre superare alcuni facili guadi, scendere una scala in ferro non pedalabile e percorrere una breve galleria) permette di raggiungere la bella scultura in legno (foto 1), poco oltre il bivio con il sentiero che sale da Rey e descritto in relazione.
2) Dopo aver percorso il primo tratto del Ru di By è possibile evitare tutta la parte più tecnica dell’itinerario (anche se più suggestiva) descritta in relazione (tratti attrezzati, fenditura nella roccia e guadi sui torrenti): al primo bivio (anziché continuare sul sentiero del RU) seguire in discesa la strada poderale che scende ad un alpeggio che si innesta poi sulla poderale che conduce a By. Da qui in discesa per circa 700 mt. per raggiungere il bivio (pannello informativo) per scendere a Vaud oppure in salita per raggiungere By e l’omonimo lago.
3) Per i Biker più tecnici ed esperti dopo il secondo tratti attrezzato, anziché scendere verso l’alpe Porchère (poderale), è possibile continuare dritto per un ulteriore tratto per poi scendere lungo il sentiero (molto tecnico) del TDC che si innesta con la poderale per By, all’altezza di un tornante.
Effettua questa escursione con l'ausilio di una GUIDA dell'Accademia Nazionale di Mountain Bike di
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