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Io ci sono stato  

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Noi ci siamo stati  

Le nostre gite con meta o transito da qui


CODICESETTORE
210B5
REGIONE
VALLE D'AOSTA
SCHEDA TECNICA DEL DIARIO:
CASTORE (VIA NORMALE)
(DA STAFFAL PER IL RIFUGIO QUINTINO SELLA)
   altre denominazioni:
  Castor



Gli itinerari alpinistici sono particolarmente interessati dagli effetti del cambiamento climatico. Le attuali condizioni della montagna possono pertanto differire da quanto da noi relazionato. Vi invitiamo pertanto a prestare particolare attenzione nel percorrere gli itinerari descritti e vi invitiamo a lasciare un vostro feedback al rientro della gita, utilizzando il link “Io ci sono stato”.
LUOGO PARTENZA A VALLECATEGORIADIFFICOLTA'ACCESSOTIPOLOGIA
Gressoney L. T. (loc. Stafal)ALPINISMO      
ADATTO AI BAMBINIACCESSO CON CANI AL SEGUITO
NONO
DURATASEGNAVIA
2h30' dal rif. Q. SellaVia Normale
CLASSIFICAZIONEDISLIVELLO PARZIALEDISLIVELLO TOTALE
(F+) - Facile643 metri2389 metri
DESCRIZIONE ITINERARIO

Dal fianco sinistro del Rifugio Quintino Sella (3585 mt.), si inizia (in direzione nord) la progressione sul ghiacciaio del Felik. Dopo un primo tratto con poca pendenza ci si porta leggermente verso sinistra in direzione della Punta Perazzi , facendo attenzione a non avvicinarsi troppo per via della presenza di grossi crepacci. Raggiunta in linea d'aria la Punta Perazzi, sempre con facile pendenza piegare verso destra (nord-est) fino alla base dell'irta rampa che sale al Colle de Felik (4061 mt.). Risalire il ripido pendio prestando attenzione nel superare la terminale e seguire la linea di cresta abbastanza esposta che piega verso sinistra e raggiunge il Colle del Felik. Da qui si prosegue sull'ampio pianoro fino a guadagnare il filo di cresta che dapprima sale alla Punta Felik (4193 mt.) e poi porta in cima al Castore (4228).

Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita.

Difficoltà: Prestare attenzione al passaggio sulla terminale e valutare il passaggio anche se normalmente nel punto in cui passa la traccia è sempre abbastanza chiusa. La rampa di salita al Colle del Felik è moderatamente ripida ma in genere ben scalinata per via dei molti passaggi, abbastanza esposto l'ultimo traverso fino al colle. Prestare molta attenzione sulla cresta oltre il piano del colle del Felik: La traccia si presenta in genera abbastanza larga per il passaggio di 2 cordate fino alla punta Felik. Segue qualche saliscendi moderatamente esposti. Dalla punta Felik si scende leggermente e si passa per pochissimi metri un tratto molto affilato ed esposto, per poi tornare su una più comoda cresta e risalire verso la rampa finale. Poco prima della cima si trova un'altro passaggio esposto sempre molto breve e da qui si risalgono le ultime decine di metri fino a giungere in vetta. Attenzione alla vetta sempre molto affollata!

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Aggiornato all'anno : 2012Fonte : www.TheFlintstones.it
LINK COLLEGATI
  Visita la scheda della vetta over 3000
NOTE

- Progressione in cordata su ghiacciaio
- Necessari: Imbrago, corda, piccozza e ramponi.

INFORMAZIONI GENERALI SULL'ITINERARIO

Il monte Castore (4.226 mt.) è il più alto delle due vette che formano il massiccio dei "Gemelli"; il fratello minore Polluce infatti ha un’altitudine di 4.091 metri. (Il monte Castore ha preso il nome dai due gemelli greci Kastor e Polideukes, entrambi figli di Zeus. Castor è il nome latino.) La Punta Castore appartiene al gruppo del Monte Rosa e si trova lungo lo spartiacque che dal Breithorn conduce verso la Punta Dufour sulla linea che divide la Valle d’Aosta al Vallese (Svizzera). A dividere i gemelli Castore e Polluce c’è il Passo di Verra (3.845 mt.). La prima ascesa al Castore avvenne il 23 agosto del 1861, per opera della guida alpina Michel Croz con F.W. Jacomb e con William Mathews. La via normale di ascesa parte dal Rifugio Quintino Sella (Valle di Gresssoney). Qui si risale il Ghiacciaio del Felik e giunti al Colle del Felik (4.061 mt.) inizia l’affilata cresta che conduce in vetta. Un'altra via di ascensione può essere intrapresa dal Rifugio Guide del Cervino a Plateau Rosa (Valtournenche). Da qui si attraversa il Grande Ghiacciaio di Verra e si sale in vetta passando per la parete ovest su una ben più affilata ed aerea via di cresta.

GALLERIA FOTOGRAFICA