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Un viaggio tra le rocche e i castelli della Valle d'Aosta |
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Accesso | |||
- Autostrada per Aosta (A5) fino all’uscita di Chatillon, quindi svoltare a Sx per poche centinaia di mt. Verso il centro Paese, svoltare di nuovo a Sx seguendo le indicazione per la stazione F.S., quindi prosegiure fino all'abitato di Ussel. - Strada Statale 26 della V.d.A fino a Chatillon, quindi seguire le indicazioni per la stazione F.S., quindi prosegiure fino all'abitato di Ussel. | |||
Descrizione | |||
Il castello di Ussel è il primo esempio di castello monoblocco ( a corpo unico) in Valle d'Aosta e si configura come un'architettura intermedia tra l'austero castello di Verrès e quello più articolato di Fénis. Ha un grande valore da un punto di vista storico perché, non avendo subito altri interventi edilizi dopo la costruzione, ha potuto conservare le sue caratteristiche originarie. L'edificio rappresenta una svolta nell'architettura militare e costituisce l'ultima fase evolutiva del castello medievale. Questa grande evoluzione nella tipologia architettonica, evidente ad Ussel, non è così visibile nel contemporaneo castello di Fénis. Il motivo è forse da ricercarsi nel fatto che la costruzione di Ussel è stata eretta ex-novo, mentre gli interventi di Fénis o di Aymavilles sono stati vincolati dagli edifici preesistenti che hanno fortemente condizionato le scelte progettuali. Tuttavia il progettista della forma monoblocco che caratterizza il castello di Ussel potrebbe aver tratto ispirazione, oltre che dagli edifici siriani (magari incontrati durante le crociate), anche da fabbricati valdostani quali il corpo residenziale del castello di Bramafan o la casaforte di Planaval.
Il castello, situato su un costone roccioso posto su un precipizio, costituisce una delle maggiori attrattive della zona. L'edificio, visitabile nel periodo estivo, domina dall'alto i comuni di Châtillon e Saint-Vincent, offrendo ai visitatori un panorama eccezionale. Fu costruito da Ebalo II di Challant nel 1343 al termine delle intricate vicende per questioni ereditarie che coinvolsero la famiglia Challant alla morte di Ebalo Magno. Frutto di una costruzione ex-novo, il castello conserva ancora la struttura originaria, poiché nei secoli successivi non fu più oggetto di altri interventi edilizi. Il castello di Ussel venne abitato dagli Challant fino al 1470. Dopo la morte dell'ultimo signore di Ussel, Francesco di Challant, la famiglia decise di trasferirsi in altre dimore più confortevoli, così l'edificio venne adibito prima a prigione e poi a caserma. Nel corso del XVI secolo fu completamente spogliato del materiale bellico e degli arredi e definitivamente abbandonato. Nel 1556 fu acquistato dal Capitano Paolo di Madruzzo, ma nel 1573 ricomprato dagli Challant. Nel 1846, con l'estinzione della potente famiglia, tutti i possedimenti furono ereditati dai Passerin d'Entrèves. Nel 1963 vennero intraprese delle operazioni di consolidamento durante le quali si inserirono delle "chiavi" allo scopo di evitare il crollo del muro a valle. La famiglia Passerin d'Entrèves nel 1983 donò il castello alla Regione, che ne intraprese il restauro grazie ad un cospicuo finanziamento del barone Bich, famoso industriale originario di Châtillon. I lavori, iniziati nel 1988, sono rimasti fermi per diversi anni e terminati solo nel 1999. In quell'anno è avvenuta l'inaugurazione del castello, adibito a struttura espositiva, con una mostra dedicata alla vita del promotore, divenuto famoso per le sue penne (Bic!). Ogni anno il castello di Ussel ospita al suo interno un'esposizione. A partire dal 2000, anno della mostra sul passaggio di Napoleone in Valle, i visitatori possono accedere anche al tetto dell'edificio e, percorrendo il nuovo "cammino di ronda", hanno il privilegio di poter ammirare lo splendido panorama. | |||
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