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Un viaggio tra le rocche e i castelli della Valle d'Aosta |
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Accesso | |||
- Autostrada per Aosta (A5), al casello di Aosta proseguire in direzione Monte bianco fino all'uscita Aosta ovest, quindi seguire le indicazioni per Aosta, svoltare a dx Sulla S.S. 26 della V.d.A. fino all'abitato di Sarre. - Strada Statale 26 della V.d.A fino a Sarre. | |||
Descrizione | |||
Il castello di Sarre è situato su un promontorio che domina la piana aostana sulla strada per il Monte Bianco poco oltre il bivio per Cogne. La costruzione attuale consta di un corpo longitudinale con una torre quadrata posta nel centro. Fu costruito nel 1710 da Giovanni Francesco Ferrod di Arvier sui resti di una casa forte del 1242. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1869 il castello fu acquistato e trasformato dal re d'Italia Vittorio Emanuele II che lo utilizzò come residenza durante le battute di caccia; Umberto I vi apportò ulteriori interventi decorativi. Il castello fu in seguito abitato per la villeggiatura, in particolare dai Principi di Piemonte Umberto e Maria Josè. Arredato con oggetti e opere eterogenei e di varia provenienza, fu venduto dai Savoia alla Società Moriana di Aosta nel 1972 e aperto al pubblico come Museo delle memorie dinastiche. Nel 1989 la Regione Valle d'Aosta ha acquistato il complesso, dando inizio ai lavori di adeguamento normativo. Completamente ristrutturato, il castello si presenta oggi nel suo allestimento definitivo. L'intervento ha voluto conservare la doppia identità assunta dal castello nel corso della storia: di residenza alpina e di Museo della presenza sabauda in Valle. Il castello si presenta ora come dimora e come Museo. Al piano terra dove la visita è libera, le sale sono state concepite come "sezioni didattiche", con lo scopo di introdurre il visitatore alla visita accompagnata (ogni mezz'ora) ai piani superiori. Oltre all'iconografia sabauda (Sala d'accoglienza e Cabinets des gravures), esse riguardano le cacce reali nelle Alpi (Salles Chasse) e la storia del castello. Ai piani superiori, le stanze sono state riallestite su base inventariale (Inventario del 1890), con parte degli arredi ritrovati nel castello. Sono visibili l'Appartamento Reale (primo piano) con la Gran Sala del gioco e la Galleria dei trofei venatori, le stanze private e domestiche, mai aperte in precedenza. Le stanze del secondo piano riguardano la storia della dinastia sabauda nel secolo XX: da Vittorio Emanuele III e la regina Elena di Montenegro, a Umberto II e Maria Josè, figura particolarmente legata alla Valle d' Aosta. | |||
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