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La Valle d’Aosta, da sempre crocevia d’Europa situata nella parte nord-occidentale del belpaese, si vede al centro in questi ultimi anni di un particolare itinerario internazionale che la vede balzare di schermo in schermo ammaliando registi e spettatori. È un record cinematografico quello esibito dalla Val d’Aosta se pensiamo che solo dal 2015 ad oggi è riuscita a farsi largo tra antagonisti di tutto il mondo per accaparrarsi i set cinematografici di tre pellicole dal sapore hollywoodiano. In ordine cronologico Avengers: age of Ultron; Kingsman - il cerchio d’oro; Assassinio sull'Orient Express. Lontani i tempi in cui la regione ben si prestava agli adattamenti cinematografici ritraenti le vicende italiane del secondo conflitto mondiale – si pensi a Quelli della montagna diretto da Aldo Vergano nel 1943 – la Val d’Aosta oggi con le sue suggestive punte innevate si fa luogo d’elezione dei frammenti più memorabili nella classifica dei best movies. È il caso della saga dei supereroi Avengers il più palese, la pellicola firmata Marvel scritta e diretta da Joss Whedon nel 2015. Proprio in occasione della seconda proiezione del film al Palais di Saint-Vincent presieduta dal Forte di Bard e dalla Marvel, il regista Whedon si è lasciato andare a qualche battuta, dichiarando scherzosamente che una tra le maggiori soddisfazioni del film è stata quella di aver mostrato il Forte di Bard prima di James Bond. Battuta alquanto appropriata, anche se a voler esser sinceri fino in fondo Whedon non la conta del tutto giusta. James Bond infatti – o meglio l’attore che ‘fu’ il James Bond per antonomasia – in Valle d’Aosta c’era già arrivato. Per la precisione Sean Connery nel 1962 poco dopo aver vestito i panni dell’agente segreto più importante del mondo, visitò la Valle d’Aosta per giocare al Casino de la Vallée a Saint-Vincent. La leggenda narra che lì puntò due volte sul numero 17 per perdere. Successivamente puntò una terza volta sul numero e vinse, così anche per le tre volte consecutive. ‟Il forte è un luogo stupendo” ha aggiunto il regista di Avengers, ‟è ricco di storia, è una roccaforte militare, un luogo strategico che rimanda ad una dimensione senza spazio e tempo necessaria per la storia che raccontiamo: è un elemento tipico delle tragedie classiche come Frankenstein, le cui atmosfere che si sposano benissimo con gli elementi robotici, abbiamo ritrovato qui”. È sempre la ragione delle atmosfere seducenti che ha guidato l’inglese Matthew Vaughn, produttore de I fantastici 4 e regista di X-Men - L’inizio, alle vette di Courmayeur per le riprese di alcune action scene alla base del sequel di Kingsman, un film a ingrediente spionaggio. Riprese che si giocheranno soprattutto tra il candore del Monte Bianco e l’ultima funivia Skyway. Ma a proposito di cime e sommità, è ancora la bellezza algida evocata dalle montagne il panorama ideale per l’ultima parte del secondo adattamento cinematografico del noir ispirato all’omonimo libro di Agatha Christie, Assassinio sull’Orient Express. Il film diretto da Kenneth Branagh, regista e interprete dello stesso commissario Poirot e arricchito da un cast stellare che vanta i nomi di Johnny Depp, Penélope Cruz, Michelle Pfeiffer, Willem Dafoe e Judi Dench, ripercorre il viaggio che da Istanbul a Venezia a bordo dell’Oriente Express vede la messa a punto di un delitto. Un Delitto che proprio in mezzo alla statura del Gran San Bernardo saprà trovare il suo livello e la sua assoluzione. | |||
Fonte: www.theflintstones.it | |||
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