GRAN PARADISO (COLLETTO SCIALPINISTICO) DAL RIFUGIO VITTORIO EMANUELE II
LOCALITA'
CATEGORIA
DIFFICOLTA'
ACCESSO
TIPOLOGIA
Valsavarenche (loc. Pont)
SCIALPINISMO
DURATA
ESPOSIZIONE DI SALITA
4h dal Rifugio V.E. II
Nord / Est
CLASSIFICAZIONE
DISLIVELLO PARZIALE
DISLIVELLO TOTALE
(BSA) - Buoni sciatori alpinisti
D+1261 metri
D+2036 metri
DESCRIZIONE ITINERARIO
Dal Rifugio Vittorio Emanuele II (2735 mt.) piegare a sinistra, in direzione Nord Est. Su pendenze mai eccessive si raggiunge l’inizio del ghiacciaio del Gran Paradiso, percorrendo il lungo vallone morenico in direzione est. Da qui in poi la salita si fa più ripida. Risalire la prima rampa compiendo un lungo diagonale da sinistra verso destra. Dopo un breve tratto leggermente pianeggiante raggiungere la base della seconda rampa (la più ripida dell’intera ascesa), che la si risale sul suo margine destro (sinistra orografica) con svariate inversioni. Raggiungere la cosiddetta “Schiena d'asino" (3700 mt), la dorsale crepacciata che separa il ghiacciaio del Gran Paradiso da quello di Laveciau (sulla nostra sinistra si innesta l’itinerario di salita per gli scialpinisti provenienti dal rifugio Chabod), proseguire verso il Colle di Moncorvè, con a destra l’inconfondibile sagoma della becca di Moncorvé. Proseguire ora verso sinistra, nella parte alta del circo glaciale, superando l’evidente crepaccio terminale e puntanto all’evidente colletto a circa 4000 metri.
Vetta alpinistica: Lasciati gli sci nei pressi del colletto è possibile percorre la cresta rocciosa che presenta un solo passaggio esposto, protetto però con un solido spit, ultimo ostacolo prima della Madonna di vetta (4061 mt.).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita.
Difficoltà: Itinerario con sviluppo lungo che richiede circa 4 h da rifugio con gli sci e una ulteriore mezz’ora di tratto alpinistico (visto l’affollamento in vetta il tempo può notevolmente aumentare) se si vuole raggiungere la vetta. Corda, piccozza e ramponi (con buone condizioni è sufficiente la normale attrezzatura scialpinistica, ma su ghiacciaio è consigliato avere sempre il materiale alpinistico).