Dall’ angolo di sinistra dell’ampio parcheggio di Planpincieux (1578 mt.) imboccare la stradina che, piega verso destra, e si addentra tra le case del villaggio (segnavia sul muro a destra rispetto il Bar Brenlo). Attraversare il villaggio e, su mulattiera, raggiungere la chiesetta dedicata alla Madonna delle Nevi. Seguire il sentiero che sale a tornanti, nel bosco prima e successivamente per spazi più aperti, dove la vegetazione si dirada. Continua verso le seraccate del ghiacciaio di Planpincieux, a sinistra dell’ anfiteatro del versante Sud delle Grandes Jorasses. Continuare sull’ampio sentiero che, con scarsa pendenza, si avvicina all’imponente bastionata rocciosa e raggiunge la spalla erbosa con meno pendenza sulla sinistra. Scendere diagonalmente a destra e attraversare un primo torrente (guado). Risalire il costone roccioso in direzione della cascata, avvicinandosi al secondo (e più impetuoso) torrente. Rimontata qualche facile roccetta, che richiede l’uso delle mani, raggiungere e attraversare la passerella in ferro sul torrente. Rimontare un canale su terriccio e roccette (passaggi di I/II grado con un tratto attrezzato con canaponi). Superato il breve tratto attrezzato, risalire alcuni tratti di sentiero un po’ esposto e traversare una piccola placca liscia. Proseguire spostandosi progressivamente verso destra fino ad incontrare una scala a pioli, in ferro, necessaria per superare un camino. All’uscita della scala superare ancora un breve tratto di roccette per poi risalire, su terreno più agevole, una dorsale morenica che va percorsa con vari zig-zag, fino quasi al suo termine (ometti e segnavia su un masso) nei pressi di un grande promontorio roccioso. Abbandonare la cresta morenica perdendo qualche metro sulla sua sinistra e traversare obliquamente, senza particolare pendenza, il canalone morenico (innevamento presente fino a stagione inoltrata) che scende delle Grandes Jorasses. Risalire un breve tratto su placche lisce, attrezzato con corde fisse (canaponi), e continuare a risalire lo sperone roccioso (passaggi di I/II grado attrezzati con canaponi) su cui si trova il Rifugio Boccalatte (2804 mt.) con la piccola terrazza sospesa sul ghiacciaio.
Suggerimento: I più temerari potranno proseguire ancora un poco dal fondo della terrazza del rifugio, sempre seguendo delle corde fisse, e raggiungere la parte sommitale dello sperone roccioso per godere di un panorama migliore.
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita.
Difficoltà: Itinerario nel complesso impegnativo con tratti discontinui attrezzati; L’attraversamento del primo torrente in genere non presenta particolari difficoltà mentre; Il secondo attraversamento è stato facilitato grazie alla passerella in ferro: prestare massima attenzione alla portata dell’acqua (specie al ritorno al pomeriggio) nei periodi in cui la passerella non è ancora stata posizionata; Prestare massima attenzione all'attraversamento del nevaio (per il suo attraversamento, in base alle condizioni, è consigliato avere i ramponi al seguito) oltre la morena: il canale scarica spesso pietre o blocchi di ghiaccio; Prestare attenzione alle prime placche lisce oltre il nevaio in quanto c’è un breve attraversamento di una cascatella (è comunque presente il canapone e in genere ci si bagna un pò!); Nella parte finale c’è un passaggio un po’ esposto: aggiramento di uno spigolo agevolato dalla presenza della corda fissa e di una placchetta di ferro per l’appoggio dei piedi.
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