BIVACCO BORELLI (DAL BOSCO DI PEUTEREY IN VAL VENY)
altre denominazioni: Ferrata della Noire - Ferrata Bivacco Borelli - Ferrata Borelli
L'accesso alla Val Veny è regolamentato nella fascia oraria 9-19 e prevede un numero limitato di posti auto. La sosta è a pagamento ed è consentita solo nei parcheggi comunali. Turisti ed escursionisti possono usufruire del servizio navetta.
LUOGO PARTENZA A VALLE
CATEGORIA
DIFFICOLTA'
ACCESSO
TIPOLOGIA
Courmayeur (loc. Peuterey)
FERRATA
ADATTO AI BAMBINI
ACCESSO CON CANI AL SEGUITO
NO
NO
DURATA
SEGNAVIA
3h30' da Peuterey
Nr. 19
CLASSIFICAZIONE
DISLIVELLO PARZIALE
DISLIVELLO TOTALE
(D) - Difficile
823 metri
823 metri
DESCRIZIONE ITINERARIO
Dalla frazione Peuterey (1504 mt.) si percorre la strada sterrata che costeggia il bosco e che si dirige verso il torrente che scende dalle pareti rocciose del Fauteuil. Superato il torrente si costeggia il suo corso sulla destra orografica. Ora il sentiero con ripidi e stretti tornanti risale il bosco di basse conifere, fino a raggiungere la base della parete rocciosa a sinistra della cascata. Proseguendo sulla sinistra, seguendo i bolli gialli, si arriva all'attacco della via ferrata. (1h circa da Peuterey). Il primo tratto attrezzato con catena non presenta alcuna difficoltà e permette di risalire alcune rocce coricate. Successivamente inizia un breve tratto senza catena, ma qui bisogna prestare particolare attenzione nell'attraversamento di un canale roccioso abbastanza esposto. Si prosegue e si giunge ad un primo camino che presenta buoni appigli, lo si supera abbastanza agevolmente e si sale fino al secondo camino. (I primi passi nel camino possono risultare complicati per la scarsità di appigli). Superato il camino si giunge alla prima scala in ferro, oltre la quale troviamo un primo traverso (attrezzato con spuntoni) che ci porta a compiere un bel passaggio aereo. Dopo di esso si giunge ad una seconda scala in ferro che anticipa un lungo tratto attrezzato con la catena che ci avvicina ad un passaggio su un cornicione roccioso che precede il punto più complesso e delicato della via ferrata: il secondo traverso liscio. Superato anche questo traverso (attrezzato con spuntoni), con un passaggio aereo abbastanza impegnativo giungiamo al termine della via ferrata. Da qui il bivacco Borelli (2325 mt.), che sorge sotto gli strapiombanti dirupi della parete Sud del Mont Noir de Peutérey, è già ben visibile e per raggiungerlo bisogna attraversare obliquamente la morena glaciale su traccia di sentiero che si alterna fra pietraie, piccoli torrenti e zolle erbose. (40' circa dal termine della ferrata).
Sentiero di rientro: Il rientro avviene sul medesimo tracciato di salita: La ferrata pertanto deve essere percorsa anche in discesa; In alternativa durante l'estate 2019 è stato attreazzato (con difficoltà comunque alpinistiche) il tratto di salita e di discesa del Col Chasseur per agevolare la Traversata Monzino-Borelli
Difficoltà: (EEA) Escursionisti Esperti Attrezzati - Tratti molto esposti e passaggi aerei impegnativi - Primo tratto attrezzato con catene: Nessuna difficoltà. - Attraversamento del canale: Tratto non attrezzato ed esposto. - Primo Camino: Nessuna difficoltà e buoni appigli nella roccia. - Sentiero non attrezzato: Prestare attenzione al fondo friabile. Qualche tratto esposto. - Secondo Camino: risultano difficili i primi passi per la scarsità di appigli. - Prima scala: Nessuna difficoltà. - Primo traverso: Passaggio aereo impegnativo su spuntoni di ferro nella roccia. - Seconda scala: Nessuna difficoltà. - Passaggio su cornicione roccioso: Esposto ma senza nessuna particolare difficoltà. - Secondo traverso: Passaggio aereo molto impegnativo su spuntoni di ferro nella roccia. Ferrata: (D) Buona parte dell'itinerario è attrezzato con catena. Sono presenti due scale in ferro e alcuni spuntoni facilitano il passaggio su due traversi.