Lasciata l'auto nel piccolo parcheggio del villaggio di Torrent (1353 mt.), prendere sulla destra (palina segnavia a ridosso di un muro) il sentiero che passa in mezzo alle case. Attraversare il prato oltre il villaggio e dopo poco, in corrispondenza di un bivio, prendere a sinistra il sentiero che si inoltra nel bosco (pannello in legno su un albero con i segnavia nr. 3-6). Prendere decisamente quota per qualche minuto per poi seguire un traverso a destra nel bosco col sentiero che, alternando brevi strappi, sale leggermente uscendo temporaneamente su un breve pendio erboso per rientrare subito nel bosco ed arrivare ai ruderi delle baite di Quiedroz damon. Al bivio (palina segnavia), ignorare la deviazione di destra (sentiero n. 6 che scende verso il Parco Avventura) e proseguire a sinistra sul sentiero (nr.3) fino alla baita di Chamossin (1564 mt.). Dalla baita seguire, sulla sinistra, una strada agricola pianeggiante che in breve tempo raggiunge la strada (asfaltata) che sale da poco prima di Torrent (bivio con divieto di transito tra Elevaz e Torrent). Svoltare a destra, sulla strada asfaltata, e al tornante verso sinistra proseguire dritto. Dopo qualche metro, abbandonare l’asfalto e prendere il sentiero che si stacca sulla sinistra (freccia gialla su un masso). Raggiungere la successiva intersezione con la strada asfaltata, attraversarla e riprendere subito il sentiero che sale nell’ormai rado bosco e che termina poco prima dell’alpe all'alpeggio di Chanton (1.823 mt.). Superare l’alpeggio (fontanile sulla destra) e proseguire lungo la strada poderale (inizialmente asfaltata ma che poi diviene sterrata) che sale all’alpeggio di Miallay (poco prima, sulla sinistra, si trova un promontorio panoramico sulla valle di La Thuile caratterizzato dalla presenza di una grande croce in legno). Proseguire per alcuni tornanti incontrando un bivio sulla destra. Qui si hanno due possibilità:
1) Proseguire a destra sul sentiero (nr. 3) e raggiungere la spalla erbosa del Mont de Nona. Risalire il crinale erboso, superando sulla sinistra un palo giallo e nero, e raggiungere il bivio con la palina segnavia;
2) Continuare ancora sulla strada poderale superando l’alpe Plan Praz. Risalire i pascoli erbosi nel vallone portandosi a ridosso della bastionata rocciosa sotto la vetta del Monte Crammont. Piegare a destra, tagliando il crinale erboso, e raggiungere il bivio con la palina segnavia;
Dal bivio con la palina segnavia (2500 mt. circa) proseguire lungo l’irto crinale, su ampie praterie, fino a raggiungere la statua della Madonna (anticima) che si affaccia sulla Valdigne. Dalla statua proseguire verso sinistra, compiendo un traverso lungo una cinquanta metri, raggiungendo la cima escursionistica del Mont Crammont (2737 mt.), dove è posta una tavola orientativa.
Cima alpinistica Per raggiungere la vera cima del Crammont bisogna superare i circa 100 metri lineari di frastagliata cresta esposta (a picco sui due versanti) e con passaggi alpinistici, in direzione sud-ovest: Dall’inizio della cresta scendere, sul versante di Courmayeur, il gradino roccioso alto un paio di metri. Traversare su sfasciume e risalire un canalino roccioso riguadagnando il filo di cresta. Superare una placca liscia esposta sul versante di La Thuile e traversare in un intaglio. Scendere un ulteriore gradino roccioso, meno agevole e più esposto del precedente, e traversare su sfasciume. Riguadagnare la cresta che va risalita con passaggi di I/II grado e raggiungere il prato che culmina con la vetta del Mont Crammont (2737 metri; ometto).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita. In alternativa al bivio con l’ultima palina incontrata (a quota 2500 circa) è possibile seguire il sentiero non percorso all’andata compiendo un piccolo anello fino all’alpe Plan Praz.
Difficoltà vetta escursionistica: Fino a Chamossin più essere difficile reperire il sentiero in quanto, oltre alla scarsa manutenzione dello stesso, la zona è soggetta a frequenti valanghe che sporcano la traccia di detriti (legni, sassi, ecc.); Ripida ma senza particolari difficoltà tecniche la parte superiore dell’itinerario.
Difficoltà vetta alpinistica: Prestare massima attenzione !! La tratta presenta punti molto esposti (sul versante di La Thuile il baratro è di circa 500 mt.) e seppur la roccia presenta molti appigli la sua qualità è pessima in quanto si sgretola tra le mani.
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