L'accesso alla Val Veny è regolamentato nella fascia oraria 9-19 e prevede un numero limitato di posti auto. La sosta è a pagamento ed è consentita solo nei parcheggi comunali. Turisti ed escursionisti possono usufruire del servizio navetta.
LUOGO PARTENZA A VALLE
CATEGORIA
DIFFICOLTA'
ACCESSO
TIPOLOGIA
Courmayeur (loc. Freney)
FERRATA
ADATTO AI BAMBINI
ACCESSO CON CANI AL SEGUITO
NO
NO
DURATA
SEGNAVIA
2h45' dal parcheggio
Nr. 16
CLASSIFICAZIONE
DISLIVELLO PARZIALE
DISLIVELLO TOTALE
(EEA) - Escursionisti Esperti Attrezzati
991 metri
991 metri
DESCRIZIONE ITINERARIO
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio sterrato sul lato idrografico destro della Dora di Veny, nei pressi all' area pic-nic attrezzata "Bosco del Miage" (vicina al Bar Pramotton), proseguire sulla strada poderale che porta ai casolari di Freney (1589 mt.). Attraversare due ponti (il primo sulla Dora di Veny e il secondo sul torrente Miage)e, poco oltre il secondo, deviare a sinistra sul sentiero che si innalza nel bosco (palina segnavia). All'uscita del bosco proseguire su un breve tratto di pietraia per poi attraversare il torrente Freney su una passerella. Proseguire fino al bivio (palina segnavia) e prendere a destra, abbandonando il sentiero che prosegue dritto verso l’ormai ex Lago delle Marmotte . Seguire il sentiero che in breve tempo conduce al primo facile tratto di via Ferrata(cartello di inizio ferrata posto dopo un breve traverso verso sinistra del sentiero, ormai a ridosso del primo gradino roccioso). Dopo un primissimo breve tratto attrezzato raggiungere una palina segnavia (con freccia triangolare recante l’indicazione "Rifugio Franco Monzino") e una targa commemorativa. Superare i primi facili e attrezzati salti rocciosi per poi riprendere il sentiero che salire più ripido, fino al vero attacco della via ferrata (cartello alla base dello zoccolo roccioso più imponente). Risalire preferibilmente il tratto attrezzato di destra (quello di sinistra è consigliabile usarlo in discesa per smistare l'afflusso ed evitare inutili code; i due tratti si uniscono in uscita dalla verticale più impegnativa della via ferrata). Usciti dal tratto di via ferrata più impegnativo, riprendere il ripido sentiero che con alcuni passaggi attrezzati oltrepassa il bivio (da ignorare la diramazione secondaria e poco evidente con ometto in pietra) per il Col Chasseur e conduce alla base dell’ultima fascia rocciosa posta tra l’Aiguille du Chatelet e il rifugio. Attraversare un tratto di sentiero molto esposto ma comunque ben attrezzato e risalire il camino inclinato che permette si raggiungere il prato sommitale della suddetta fascia rocciosa (qui termina la via ferrata). Piegare verso destra e, ignorata sulla sinistra la traccia per l’Aiguille du Chatelet, in breve tempo raggiungere l’ormai vicino Rifugio Monzino(2580 mt).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita.
Difficoltà: Il rifacimento della via ferrata nel 2009 ha di fatto abbattuto molte difficoltà che vi erano prima di tale data: infatti la presenza della sola catena (vedi foto galleria aggiuntiva) richiedeva anche capacità di muoversi disinvolti con facili passi di arrampicata su tratti molto verticali ed esposti; L’attuale difficoltà è da considerarsi (EEA) Escursionisti Esperti Attrezzati (con tratti attrezzati su pareti rocciose); La difficoltà della via ferrata è (PD) Poco difficile (con alcuni tratti molto ripidi ed esposti).