FERRATA DI CASIMIRO (DA CHANAVEY A RHEMES NOTRE DAME)
altre denominazioni: Ferrata Casimiro Therisod
LUOGO PARTENZA A VALLE
CATEGORIA
DIFFICOLTA'
ACCESSO
TIPOLOGIA
Rhemes N.D. (loc. Chanavey)
FERRATA
ADATTO AI BAMBINI
ACCESSO CON CANI AL SEGUITO
SI (Accompagnati)
NO
DURATA
SEGNAVIA
Av.10’ + 2h + Rit. 50'
SI
CLASSIFICAZIONE
DISLIVELLO PARZIALE
DISLIVELLO TOTALE
(AD) - Abbastanza Difficile
350 metri
350 metri
DESCRIZIONE ITINERARIO
Raggiunta la frazione di Chanavey (1700 mt.), incamminarsi tra le case che si trovano sul lato destro rispetto l’Hotel Grande Rousse (qui di fronte si trova anche l’ampio parcheggio ed il pannello informativo sulla ferrata, realizzata nel 2011 e dedicata a Casimiro Therisod: prima guida alpina della Val di Rhèmes). I frequenti segnavia conducono al sentiero che in circa 10 minuti raggiunge l’attacco della via ferrata.
La via ferrata inizia con un tratto verticale seguito da un traverso, tema che ne caratterizza la progressione (salvo qualche tratto di sentiero nel bosco) fino al primo ponte tibetano. Dopo il ponte si risale una bella paretina verticale (ben attrezzata) e si raggiunge la possibile via di fuga. Si riprende a salire un lungo tratto verticale per poi compiere verso sinistra il suggestivo “traverso sotto il tetto”, e giungere in breve tempo al secondo ponte tibetano (rimosso a seguito del danneggiamento dovuto a una valanga, si aggira il canalone passando a monte). A quota 2050 metri circa inizia il ripido tratto di via ferrata in discesa, nel canalone, prima di raggiungere il sentiero di rientro.
Difficoltà: Ferrata molto ben progettata e segnalata. Gli ancoraggi sono sempre posizionati in modo tale che non si debbano fare manovre atletiche per il cambio moschettoni e anche i gradini mantengono un giusto passo. I due ponti tibetano sono il valore aggiunto di questa via, in ogni caso posso essere bypassati tramite sentiero a monte degli stessi. Tre sono i punti che mi sento di sottolineare: 1) Durante la progressione sul secondo ponte tibetano (un po’ più ballerino rispetto al primo) i moschettoni del kit ferrata sono tesi al massimo già per persone alte circa 1.80 cm dando un po’ il senso di strozzatura; se si ha statura inferiore proverete l’ebbrezza dell’impiccagione!; 2) Seppur in parte attrezzato con cavo e gradini, il canale di discesa è molto ripido e con fondo in terra molto scivoloso.
Sentiero di rientro difficile: Poco dopo il canale che ospitava il secondo ponte tibetano inizia il ripido tratto attrezzato nel canale di discesa, in fondo al quale ci si innesta sul sentiero che proviene dal Col Fenètre. Raggiunta la strada regionale, si rientra all'auto tramite la passeggiata Bruil-Chanavey.
Sentiero di rientro facile: Dopo un primo breve tratto di discesa (impegnativo), anziché scendere dal ripido canalone del percorso di rientro difficile, proseguire con traverso a mezzacosta per poi seguire il sentiero che scende in maniera più dolce fino ad innestarsi con il sentiero che proviene dal Col Fenètre.
(Via di fuga) Poco prima di accedere alla zona alta della via ferrata con la salita al “traverso sotto il tetto” e al canallle che ospitava il secondo ponte tibetano, percorrere il sentiero che si innesta poco sotto il canale di discesa della via ferrata (percorso integrale).