Dal parcheggio dell’alpeggio La Barmaz (2023 mt.), dove termina la strada, lasciare l’auto e proseguire seguendo l'indicazione per Cheneil (2105 mt): caratteristico villaggio nel Comune di Valtournenche. Da qui per raggiungere il villaggio si hanno due possibilità: 1) In fondo al parcheggio prendere l’ascensore inclinato che permette di raggiungere, in maniera comoda, l’ampia conca di Cheneil. 2) Seguire il bel sentiero che parte sulla destra dell’ascensore inclinato e che conduce alla bella conca dove sorge il villaggio.
Attraversare il Villaggio, piegando verso destra, e imboccare il sentiero che inizia sul lato destro dell'Hotel “Panorama al Bich” (paline segnavia). Risalire il bosco con una diagonale verso sinistra e raggiungere i pascoli in prossimità del bivio con il sentiero che sale al Santuario di Clavalité e al Col di Nana (palina segnavia). Prendere il sentiero di sinistra (ignorando pertanto la suddetta deviazione) e continuare superando ulteriori pascoli (ignorando anche il bivio con il sentiero dell’Alta Via 1; palina segnavia), portandosi sopra una evidente barra rocciosa. Raggiungere, in prossimità dei pascoli più alti, il bivio dove si stacca il sentiero per il Monte Roisetta. Proseguire verso destra e raggiungere il bel piano erboso, che va attraversato, superando l'esiguo torrente, per portarsi alla base della spalla erbosa sottostante il canale detritico che scende dal Colle dei Tounalin (per risalire la suddetta spalla il sentiero compie numerose svolte anche di modesta pendenza permettendo anche eventuali scorciatoie ulteriormente più ripide). Giunti ai piedi della morena dell'ex ghiacciaio, che scendeva tra il Grand e Petit Tournalin, risalire il fianco sinistro del vallone, sulle tracce di sentiero fra rocce (in alcuni tratti risulta ben gradinato), fino a raggiungere il colle Tournalin (3145 mt. che offre uno splendido panorama sulla Valle d'Ayas). Dal colle (in realtà pochi metri prima) proseguire a sinistra (sulla destra orografica), seguendo la traccia indicata con ometti sino a raggiungere la placca inclinata e molto esposta, lunga una decina di metri circa, attrezzata con corda fissa. Superare questo “mouvais pas” (che rappresenta il punto chiave dell'escursione) e proseguire seguendo la traccia di sentiero che riprende a salire alterandosi con facili passaggi su roccette. Superare, su sfasciumi, i ruderi della vecchia capanna Carrel (qui il pendio si addolcisce) e in poco tempo si giunge alla croce dell'anticima Sud del Grand Tournalin (3370 mt.). Per raggiungere la vetta vera e propria, dalla Croce si continua lungo l’esposta crestina sino all'intaglio. Con una doppia di una ventina di metri (III grado) lo si discende, per poi risalire sull' aerea cresta finale con in cima un ometto in pietra (II grado).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario di salita.
Difficoltà: Itinerario lungo e impegnativo. Prestare attenzione al “mouvais pas” in quanto anche se c'è la corda fissa, il passaggio è molto esposto (si consiglia in ogni caso di assicurarsi). Dal colle dei Tournalin è necessario sapersi muovere su roccette e la salita è sconsigliata a chi soffre di vertigini.
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