Dal parcheggio a lato della strada regionale nr. 23 della Valsavarenche in località Pravieux (1834 mt.), tra il capoluogo Diegoz e la frazione di Pont, attraversare il ponte in legno sul torrente Savara e oltrepassare sulla sinistra un caseggiato bianco. Prima di giungere all'alpeggio Pravieux , il sentiero biforca e inizia a salire verso sinistra divenendo una bella mulattiera lastricata. Si risale il bosco con stretti e frequenti tornanti e superato un grazioso belvedere su Pont ed il fondo della Valsavarenche, attrezzato con panche in legno, si raggiungono i fabbricati dell'alpeggio Lavassey (2194 mt.). Proseguire sul retro dell'alpeggio e in breve tempo si raggiunge l'amena prateria che divide i due valloni detritici delle morene della Costa Savolére. Da qui il sentiero compie molteplici e lunghe diagonali (per prendere un po' piu di quota rapidamente è possibile seguire la traccia di sentiero che taglia molti di questi ampi tornanti), aggirando verso destra la base di un costone roccioso e addentrandosi nella valletta ai margini della morena del ghiacciaio di Laveciau. Giunti sul pianoro proseguire in falsopiano, costeggiando sulla sinistra il torrente (destra orografica). Poco oltre il ponte in legno svoltare a sinistra per risalire la spalla sopra la quale è già ben visibile il Rifugio Chabod ( 2750 mt), raggiungibile in pochi minuti.
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita. In alternativa è possibile effettuare la traversata al rifugio Vittorio Emanuele II partendo dal ponte in legno sottostante il rifugio Chabod. (Attenzione: l'arrivo della discesa in questo caso è a Pont quindi avrete l'auto qualche chilometro più a valle.)
Difficoltà: Nessuna. Il sentiero non sale mai ripido, anzi nella seconda metà dell'itinerario le ampie diagonali sono quasi eccessive tanto che conviene prendere quota sfruttando le tracce di sentiero che effettuano i tagli come descritto nella relazione.