L'itinerario iniziale è lo stesso che conduce al villaggio di Licony, fino al bivio a quota 1828 metri (il bivio si trova sulla destra, poco prima di raggiungere il ponte sul torrente Chambave). Al bivio seguire a destra (abbandonando di fatto il sentiero principale per Licony) la traccia che guadagna quota con alcuni tornanti e che attraversa a mezzacosta un lungo traverso in parte franato. Proseguire verso il dosso erboso più marcato, lasciando a sinistra una traccia che attraversa un canale erboso, e raggiungere un ampio pianoro. Attraversare centralmente il suddetto pianoro puntando all’alpeggio di Gran Plan (2192 mt.), posto alla base di altri dossi erbosi. Risalire il promontorio erboso alle spalle dell’alpeggio, seguendo una tubazione per l’acqua. Attraversare un primo largo canale pietroso, tenendosi sempre centrali rispetto al vallone di Chambave. Continuare seguendo la traccia e gli ometti (entrambi non sempre evidenti) e attraversare numerosi altri canali di varie dimensioni su terrendo detritico, spostandosi verso la sinistra del vallone (destra orografica). In prossimità dello scivolo morenico che scende dal Col di Chambave piegare decisamente verso destra puntando verso la testata del vallone. Risalire un successivo promontorio erboso per poi continuare, su terreno sempre più detritico, tenendosi sul margine sinistro (destra orografica): qui si alternano tratti erbosi a piccole frane. Superare un ultimo largo ed esposto traverso franoso e percorrere poi l’ultimo tratto che con stretti tornanti giunge al Colle Battaglione Aosta (2882 mt.).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita.
Difficoltà: Itinerario molto lungo come sviluppo; Prestare attenzione al traverso a mezzacosta poco sopra il bivio a quota 1828 metri: il traverso è in parte franato e ci sono alberi abbattuti sulla traccia di sentiero che rendono difficile la progressione (eventualmente e possibile evitare questo tratto salendo a monte del ponte sul torrente Chambave); Nel piano erboso sotto l’alpe Gran Plan il sentiero è poco visibile in quanto si perde nell’erba (occorre mantenersi centrali puntando all’alpeggio); Faticoso il tratto detritico che precede la morena che scende dal Col di Chambave: diversi sono i saliscendi per attraversare i greti di alcuni canali e la traccia a volte non è sempre facilmente reperibile; Un po' di attenzione al largo traverso che precede l’ultimo tratto di sentiero che sale al colle: il terreno è franoso e c’è un po' di esposizione.